Report 2022 | Un anno di transizione
Il report di attività dell’Ematologia relativo al 2022 mostra diversi segni negativi rispetto all’anno precedente: in parte perchè il 2021 è stato l’anno conclusosi con i dati più significativi dalla nascita dell’Ematologia, in parte perchè è fisiologico che ci siano annate in cui si possono registrare delle flessioni.
Nondimeno, come sempre, i numeri offrono l’opportunità per alcune riflessioni:
• l’attrattività del nostro reparto si mantiene elevata: 28% (dato mai così alto) dei ricoveri proviene da fuori provincia ed anche la mobilità infraregionale, sebbene in modo meno marcato rispetto agli anni precedenti conserva un rapporto di 2:1 fra migrazione attiva e passiva rispetto alle altre Ematologie regionali
• il dato dei trapianti è stabilizzato negli ultimi anni intorno a 40/anno. L’avvento di nuovi farmaci sta riducendo il ricorso al trapianto autologo in particolare nel mieloma multiplo
• l’attività di Day Service/ambulatoriale ha segnato anche nel 2022 un + 5% su numeri già molto elevati. Questo comporta due ordini di problemi: da un lato in day hospital ci sono stati periodi in cui non si è riusciti a contenere la presenza dei pazienti negli orari previsti di apertura “sforando” ripetutamente oltre le ore 19, dall’altro, per gli ambulatoriali, ha riproposto con forza il problema dell’appropriatezza delle richieste provenienti dal territorio
• sul tema della mancata appropriatezza, che ha una ricaduta particolarmente negativa quando riguarda prestazioni non programmate, va segnalata l’importante opera di “filtro” svolta da Pierluigi Alfieri ed Elena Rivolti, che ha consentito di annullare il carattere di urgenza differibile (cosiddette urgenze B) nel 68% dei casi
• il dato sempre allarmante rimane quello delle spese, con l’aumento di un terzo rispetto al 2021 della spesa per farmaci antineoplastici. Il fatto che un solo farmaco (in questo caso il daratumumab, come in passato il rituximab) sia in grado di determinare quasi da solo l’intero incremento di spesa pone interrogativi che vanno al di là della gestione del nostro reparto. A noi, come sempre, il compito di allocare correttamente le risorse con scelte razionali, soprattutto quando si tratti di linee di terapia successive alla prima. In questo senso si conferma prezioso il confronto all’interno dei PDTA o dei gruppi di lavoro per patologia.
I numeri, naturalmente, non dicono tutto dell’attività di un reparto ospedaliero. Una novità rilevante è il riconoscimento, da Ottobre 2022, di una infermiera diurnista che si occupa della presa in carico del paziente pre e post-ricovero: tale figura, estremamente preziosa per le dinamiche organizzative del reparto, è stata individuata, in accordo con la nostra Coordinatrice e la Direzione delle Professioni sanitarie, in Doria Valentini, infermiera di lungo corso in Ematologia.
Un elemento che va caratterizzando questi ultimi anni è la crescente presenza di un significativo numero di giovani sia in ambito medico che infermieristico. Per quanto riguarda i medici questo aspetto ha a che fare anche con la mission della ricerca della nostra Struttura Complessa nel contesto dell’IRCCS: nel 2022 sono stati attivati ulteriori 3 dottorati di ricerca (Emiliano Barbieri, Hillary Catellani, Stefano Pozzi).
L’immissione di giovani va salutata con favore: significa freschezza di idee, capacità di rinnovamento, confronto di visioni differenti.
La bussola deve rimanere quella della collaborazione SEMPRE: fra generazioni e fra i diversi settori di cui si compone l’Ematologia (Degenza/BCM, Day Hospital, Domiciliare, Data Manager, Segreteria).
Collaborare non è solo etico nei confronti del paziente che beneficia di una gestione unitaria, ma è pure conveniente per il professionista.
A tutti grazie della collaborazione quindi, sperando nel report del 2023 di poter dare conto di aver superato le importanti sfide che ci attendono sul piano scientifico ed organizzativo.